2 Marzo – A Casalbaroncolo, alle porte di Parma, Paolo Onofri e Paola Pellighelli denunciano il rapimento del figlio Tommaso, di 18 mesi, malato di epilessia. Secondo la ricostruzione fornita dai genitori, due uomini a volto coperto, probabilmente italiani, hanno fatto irruzione in casa durante un black out. Dopo aver sottratto 150 Euro e legato la famiglia, i malviventi, armati di pistola e coltello, hanno preso il bambino dal seggiolone e sono scappati a bordo di un'auto.
3 Marzo - Gli inquirenti interrogano in Questura i genitori di Tommaso in qualità di persone informate dei fatti. Gli investigatori convocano anche il figlio di 16 anni che Onofri ha adottato con la prima moglie, Francesca Traina, e la stessa ex consorte. La Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bologna apre un fascicolo contro ignoti.
4 Marzo - Il Procuratore capo di Parma, Gerardo La Guardia, rende noto che "abbiamo escluso solo che si tratti di una rapina che sia poi degenerata in rapimento. Doveva esserci un'organizzazione, con dei sopralluoghi o qualcosa del genere" e annuncia che le ipotesi prevalenti seguono il sequestro a scopo di estorsione o di vendetta, forse legato alla professione del papà di Tommaso, direttore di un ufficio postale a Parma.
6 Marzo - Gli inquirenti interrogano Pasquale Gagliostro, collaboratore di giustizia, che sostiene di poter contribuire alle indagini. Il pentito dichiara di essere stato contattato nel 2005 per realizzare un sequestro lampo nella zona di Parma.
7 Marzo - Il Pm del Dda di Bologna Lucia Misti, a nome degli investigatori, chiede un silenzio stampa di tre giorni per evitare la diffusione di notizie che potrebbero danneggiare le indagini.
10 Marzo - I magistrati rendono noto di aver contestato a Paolo Onofri il reato di pedo-pornografia, per il ritrovamento, in diversi Pc dell'uomo, file scaricati da Internet con immagini di minorenni coinvolti in atti sessuali. Il papà di Tommaso si difende:"Li stavo raccogliendo per una denuncia".
12 Marzo - La Gazzetta di Parma rende noto che il negozio dove è stato acquistato lo scotch usato per legare gli Onofri é a Sorvolo, alle porte di Parma.
15 Marzo - In un'intervista tv, Onofri si difende dalle accuse di pedopornografia sostenendo che sulla cantina "sono state costruite un sacco di fantasie". Onofri dichiara che all'interno non c'era niente di rilevante e che la moglie Paola era a conoscenza dell'esistenza della cantina.
16 Marzo - I sommozzatori, sotto la guida di una sensitiva, scandagliano il fiume Magra ma le ricerche del corpo risultano vane.
22 Marzo - Viene ritrovato a Sissa, 20 chilometri da Casalbaroncolo, Toby, il cane degli Onofri, scomparso il 25 Febbraio, una settimana prima del rapimento.
23 Marzo - In un'intervista a Panorama, Paolo Onofri dichiara che i file proibiti sono "uno sbaglio di cui mi sono pentito".
25 Marzo - la Procura apre un'indagine con l'ipotesi di concorso in sequestro a scopo di estorsione contro Mario Alessi, manovale di origine siciliana, che partecipò alla ristrutturazione della casa degli Onofri. L'alibi che il manovale ha fornito per la notte del sequestro non è stato confermato da altri testimoni.
26 Marzo - sulla strada che porta alla casa degli Onofri appare la scritta "Ne hai abbastanza?".
28 Marzo - Si registra un'accelerazione nelle indagini che si concentrano su un gruppo di almeno cinque persone, tra cui una o forse due donne, seguite a vista dai carabinieri. Tra gli indagati, con l'accusa di concorso nel sequestro a scopo di estorsione, finisce il muratore siciliano Mario Alessi, 44 anni, che ha lavorato alla ristrutturazione della casa degli Onofri. Nelle indagini entra anche la Guardia di Finanza di Parma per accertamenti patrimoniali nel giro dei sospettati. L'indizio decisivo, nelle indagini, diventa un'impronta lasciata sullo scotch da uno dei rapitori, che viene ricondotta a un pregiudicato siciliano.- 27 Marzo - i carabinieri rilevano sullo scotch usato per legare gli Onofri un'impronta digitale, che apparterrebbe a Salvatore Raimondi, un pregiudicato siciliano.
29 Marzo - L'attività investigativa si concentra anche nell'Agrigentino, nella zona di San Biagio Platani (Agrigento) paese di origine di Mario Alessi. In un paese poco distante abitano i familiari dell'ex moglie di Paolo Onofri, papà di Tommy, Francesca Traina.
30 Marzo - Il papà di Tommaso rende pubblica tutta la sua angoscia. "Sto cominciando a essere seriamente preoccupato - dice Onofri visibilmente commosso - trenta giorni per un bambino di 18 mesi sono tanti: l'angoscia, la paura, la mancanza del suo ambiente,ogni giorno sono sempre più preoccupato". Onofri ha comunque una speranza in fondo al cuore, per un giorno che definisce magico per il bambino: "Il 2 Aprile dello scorso anno Tommaso è stato battezzato - confida ai giornalisti - ed è stato il giorno in cui è morto Giovanni Paolo II" a cui Tommy era stato "votato" dal papà.
1 Aprile - Svolta nelle indagini e tragico epilogo del rapimento. Tre persone vengono fermate per il sequestro di Tommy: si tratta di Mario Alessi, di Salvatore Raimondi e della moglie Antonella Conserva. Carabinieri e polizia hanno setacciato nella notte i casolari della bassa Parmense, Reggiana e Mantovana e trovato tracce del passaggio del bambino. Una quarantina di persone interrogate. Poi la confessione di Alessi: Tommy è morto. Di lì a poco viene trovato anche il corpo.