Nella foto è ritratta Antonella Conserva, ex convivente del muratore siciliano Mario Alessi, accusato del sequestro e dell'omicidio di Tommaso Onofri, strappato alla famiglia la sera del 2 Marzo del 2006 a Casalbaroncolo, vicino Parma. La donna aveva partecipato al sequestro di Tommy assegnandosi il ruolo di carceriera. E chi meglio di lei poteva accudire il piccolo? Già, una madre con un figlio di 6 anni, un bambino che sicuramente ha ancora lo stesso sguardo che aveva Tommaso. Erroneamente si pensa che una così faccia di tutto per distogliere il marito dal diventare un ladro di bambini. Ma invece Antonella Conserva, ancora pochi giorni fa, sentiva il bisogno di difendere Mario Alessi, di presentarsi con lui, mano nella mano. Lo aveva già fatto cinque anni fa, quando l'uomo era stato condannato in Sicilia per lo stupro di una sedicenne. Anche quella volta nessun disgusto, ma complicità, al punto da offrirgli un alibi falso. Che donna è questa? Fosse rimasta in silenzio, nell'ombra, in disparte, avremmo potuto credere a un parziale pentimento, a una silenziosa presa di distanza. Ma forse perfino andare in tv è un bisogno forte, di questi tempi, per sostenere il marito che parla di Tommaso sapendolo morto, per tenerlo d'occhio e darsi insieme la forza di continuare a mentire. Speriamo per noi, ma soprattutto per lei, che venga toccata dal rimorso e ne sia devastata. La donna resterà in carcere come i suoi complici per sequestro e dell'omicidio del piccolo Tommaso Onofri. La V sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto la richiesta della difesa, presente ieri alla prima udienza del processo.