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Erika De Nardo festeggia il diciassettesimo compleanno

Nella sua cella del carcere minorile di Torino per qualche ora in compagnia del padre e sul tavolino le numerose lettere di auguri arrivate in carcere. Così Erika De Nardo, la ragazza accusata insieme al suo ex fidanzato Omar, di aver ucciso la mamma Susy e il fratellino Gianluca nella villetta di Novi Ligure ha passato il suo diciassettesimo compleanno. E, fatto strano, i messaggi d'auguri le sono arrivati da estranei, da ragazzi spesso suoi coetanei ma sconosciuti, a Novi Ligure, il paese dell'alessandrino teatro dalla tragedia, la ricorrenza di Erika è passata inosservata. Nessuno tra i compagni di scuola si è fatto vivo con lei. Soltanto il padre, Francesco De Nardo, è andato nel carcere minorile di Torino, il Ferrante Aporti, per incontrarla, come fa tutti i Sabati e le due Domeniche al mese consentite dalla magistratura. L'attenzione è più da parte di ragazzi anonimi, lontani, per i quali lei "è un'eroina". E intorno a Erika si disegnano anche inquietanti scenari satanici. A tirarli in ballo il mensile "Viator" che pubblica alcune lettere di Erika risalenti al 1998 e scritte a un tredicenne di nome Marco responsabile di un "Leonardo Di Caprio fan club". Secondo il direttore della rivista di ispirazione cristiana le lettere in questione e altre che non sono state pubblicate, dimostrerebbero il coinvolgimento della ragazza in riti satanici. In realtà vi si parla di spiritismo e di alcune sedute spiritiche organizzate dal gruppo di amici che Erika frequentava: "A volte - scriveva Erika - con il mio branco di amici facciamo qualche seduta spiritica... Pensa Marco, una volta il mio amico Matteo ha ammazzato un gatto e ha infilato la testa su un asta di legno!!! Che schifo!!! Orribile". Poi ci sono dei disegni in cui la ragazza raffigura il diavolo, mani trafitte da coltelli e altre cose del genere. Il punto, probabilmente, è capire fin dove arrivi il gioco fra ragazzi e da dove comincino, eventualmente, cose più serie e gravi. A questo proposito interviene il vescovo di Foggia, monsignor Giuseppe Casale che sottolinea come i giovani siano portati a compiere o a interessarsi "al massimo a qualche azione più o meno goliardica che li porta a strani rituali, che però non hanno nulla a che vedere con l'adorazione di Satana". Anche per il presunto complice di Erika, Omar, si avvicina la data del compleanno. Il 15 Maggio sarà maggiorenne, ma cadendo di Martedì lo trascorrerà in completa solitudine, senza avere accanto i genitori. Il giovane ha ripreso a studiare perché non vuole perdere il terzo anno del corso di perito elettronico. Intanto la villetta del massacro del quartiere Lodolino è ancora sotto sequestro. La prima parte dei risultati degli esami compiuti dal Ris di Parma saranno consegnati alla Procura dei minori entro la metà di maggio. Nelle prossime settimane gli inquirenti dovrebbero disporre le perizie, psichiatrica e psicologica, sui due presunti assassini. Le rispettive posizioni processuali sono ancora da definire. Chi dei due, soprattutto, sia stato soggiogato dall'altro, abbia ideato il piano per poi coinvolgere il complice.

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