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Bestie di Satana, è il giorno di "Ozzy"

Proseguono le audizioni degli accusati al processo per i delitti delle Bestie di satana. Dopo quelle di Elisabetta Ballarin e Nicola Sapone Martedì scorso, domani toccherà a Paolo "Ozzy" Leoni (nella foto), Eros Monterosso e Marco Zampollo. Leoni, da tutti descritto come l'incontrastato leader carismatico della setta, dovrà chiarire il ruolo da lui svolto nel delitto Tollis-Marino, di cui alcuni compagni lo accusano di essere mandante e ispiratore. Per parte sua Leoni, difeso dall'avvocato Ettore Traini, si è sempre dichiarato estraneo ad ogni addebito, e non è improbabile che il suo interrogatorio in aula da parte di pm ed avvocati si risolva, come quello di Sapone, in un'autodifesa "a tutto campo". Per paradosso "Ozzy", da tutti temuto e descritto a più riprese come un violento che non esitava ad aggredire ferocemente, con morsi, tagli e bruciature, chi non si allineava o si mostrava debole, è l'unico tra gli imputati per il quale non vi siano indizi schiaccianti; e questo fattore, in un processo in larga misura indiziario, al di là della tragica concretezza dei delitti, potrebbe avere il suo peso. Ancora più delicata è la situazione di Eros Monterosso e Marco Zampollo, due figure in qualche misura gregarie all'interno del gruppo ma sulle quali pesano gravi accuse, quali la partecipazione diretta al delitto Tollis-Marino, la notte del 18 Gennaio 1998. La posizione di Zampollo si è in qualche misura aggravata in relazione alla vicenda del suicidio indotto di Andrea Bontade, altro capo di imputazione per gli accusati - ad eccezione di Elisabetta Ballarin. Zampollo sarebbe stato infatti, secondo la testimonianza del "pentito" Andrea Volpe, il più accanito nel volere la morte del "traditore" Bontade, non presentatosi nel bosco di Somma Lombardo la notte del massacro di Chiara e Fabio.

Lunedì 24 Ottobre 2005

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