Dennis Nilsen, come ultimo tentativo di pubblicare il suo libro "The Drowning Man" si è rivolto a una corte Europea per potersi avvalere del diritto di libera espressione. Le autorità della prigione di Full Sutton, nello Yorkshire, confiscarono nel 2003 un manoscritto parzialmente completato che Nilsen aveva iniziato nei primi anni '90, manoscritto che rappresenta un lavoro serio riguardo alla sua vita e alla sua detenzione. In Inghilterra prima la segreteria di stato, poi la Corte Suprema e poi la Camera dei Lords gli hanno negato la possibilità di pubblicazione in quanto timorosi di sconvolgere le famiglie delle vittime o che lui potesse trarre profitto dai suoi crimini. Nilsen ha spiegato alla corte europea che i dettagli dei suoi omicidi sono stati già pubblicati ovunque e che l'incasso andrebbe interamente devoluto a un ente di beneficenza. Questa è l'ultima possibilità per lui di far valere quello che egli stesso chiama il suo "diritto di espressione". Gli avvocati di Nilsen credono che i giudici della corte europea tratteranno il caso in maniera più comprensiva dei diritti del loro assistito.