Giovanni Ventura nasce a Piombino Dese (PD) il 2 novembre 1944. L’uomo è un ex terrorista italiano e un ex neofascista di Ordine Nuovo. Laureando in filosofia, milita nell'Azione Cattolica e poi nel Movimento Sociale Italiano, da cui esce nel 1966 "perché troppo molle". Apre la libreria Ezzelino a Padova e diventa un piccolo editore, legandosi a Franco Freda. Pubblica la rivista ciclostilata Reazione, di tono neonazista, ma anche testi di ispirazione marxista. Coinvolto nella vicenda giudiziaria relativa alla strage di Piazza Fontana, viene alla fine assolto per insufficienza di prove. Condannato definitivamente per associazione sovversiva in relazione agli attentati della primavera-estate del 1969: le due bombe a Milano del 25 aprile 1969 e le bombe sui treni del 9 agosto 1969: 8 bombe rudimentali a bassa potenza esplodono su 8 treni in movimento in diverse località d'Italia, provocando 12 feriti; una bomba inesplosa viene trovata sul treno Bari-Venezia e un'altra viene trovata alla stazione centrale di Milano sul treno Trieste-Parigi. Ha scontato undici anni di prigione tra Italia e Argentina. Attualmente vive a Buenos Aires dove gestisce la pizzeria "FILO".
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