Le indagini sui delitti del “Mostro di Firenze” e sui “Compagni di merende” hanno condotto recentemente gli inquirenti ad ipotizzare l'esistenza di una sorta di sovrastruttura mandante dei delitti, la cui presenza sarebbe stata desunta da alcune dichiarazioni del teste e imputato Giancarlo Lotti, il quale avrebbe dichiarato che i feticci asportati dai corpi femminili sarebbero stati comprati da personaggi ignoti ed altolocati, nonché da alcuni reperti ritrovati sui luoghi dei delitti, come una piramide di granito colorato (una rara varietà di una pregevole pietra ornamentale, nota come breccia africana) di circa quindici centimetri, rinvenuta ad alcuni metri dai corpi esangui di Giovanni Foggi e Carmela Di Nuccio in occasione del delitto del giugno 1981, piramide che secondo alcuni sarebbe un simbolo esoterico, secondo altri un comune fermaporte privo di rilevanza indiziaria. Altri riscontri di supposta simbologia esoterica si sono avuti in occasione dell'ultimo delitto della serie, quello del 1985 a danno dei due turisti francesi; pochi giorni prima di essere assassinati infatti si erano accampati sopra Calenzano, ma erano stati invitati ad andarsene da un guardiacaccia, in quanto il campeggio libero non era consentito in quella zona. In seguito lo stesso guardiacaccia aveva rinvenuto, poco distante dal luogo in cui Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili si erano accampati la prima volta, tre cerchi di pietre, di cui due aperti e uno chiuso, contenenti bacche, pelli di animali bruciate e croci di legno. Secondo il parere di alcuni specialisti, tali cerchi di pietre potrebbero essere ricondotti a pratiche di tipo esoterico, da collegarsi con le fasi di individuazione, condanna a morte ed esecuzione materiale della coppia.