Continuano senza sosta le ricerche di Ylenia Lenhard, la bambina di 5 anni e mezzo scomparsa nella Svizzera orientale, ad Appenzell il giorno 31/07/2007. Ad aiutare gli agenti di San Gallo e di Appenzell da oggi si sono aggiunti anche i poliziotti dei cantoni vicini e del principato del Liechtenstein. Oggi pomeriggio, poi, saranno resi noti i primi risultati del DNA che dovrebbero dimostrare se il presunto rapitore, il 67enne Urs Hans von Aesch, trovato morto suicida a Oberbueren il giorno dopo la scomparsa della piccola. Il cadavere è stato trovato nei dintorni del luogo dell'attentato, così come il suo furgone, bianco, di targa spagnola. E proprio quel furgone sembra diventato il filo conduttore delle indagini. A collegare il delitto con la sparizione della bambina è stato il ritrovamento di alcuni oggetti con i quali Ylenia era uscita di casa il giorno della scomparsa: un caschetto lilla a fiorellini, un monopattino e uno zainetto con gli orsetti. Si trovavano a pochi metri dalla vettura. Da qui sono partite le ricerche, ma anche gli appelli: in particolare la polizia cantonale ha chiesto informazioni sull'avvistamento del mezzo. Le testimonianze, fortunatamente, non si sono fatte attendere. Preziose quelle degli abitanti di Appenzell, dove la piccola ha abitato fino al 31 Luglio con la madre Charlotte, infermiera sui 40 anni. Il furgone sarebbe stato visto in paese da almeno due settimane. E, dettaglio non di poco peso, anche nelle vicinanze della piscina dove la bimba era andata nel giorno della scomparsa. Facile dedurre, con il senno del poi, che qualcuno la stesse spiando. Una pista concreta sulla quale la polizia non si sbilancia. Così come non conferma un possibile collegamento tra la sparizione di Ylenia e quella di Madeleine McCann, la bimba inglese di 4 anni, scomparsa il 3 Maggio durante una vacanza con i genitori a Praia de Luz (Portogallo). Da indiscrezioni, invece, emergono elementi inquietanti. Come la circostanza che Urs Hans Von Aesch sia stato in vacanza in Algarve (dove si trova Praia de Luz) proprio nel periodo in cui Maddie è stata rapita. E l'ipotesi, agghiacciante, che il pensionato possa essere coinvolto anche nella scomparsa di altri cinque bambini svaniti nel nulla, proprio come Ylenia, negli anni Ottanta, quando lui abitava ancora in Svizzera. Per il momento non c'è nulla di ufficiale. Di sicuro Urs Hans Von Aesch aveva lasciato la stato Elvetico nel 1990, per trasferirsi in Spagna, a Benidorm, e vivere di rendita. Una scelta che tanti svizzeri, all'epoca, fecero, grazie al franco forte. Urs aveva venduto la casa, nel cantone di Turgovia (vicino a quello di Appenzell), e ne aveva comprata un'altra in Spagna. Poi, qualche settimana fa era tornato, dicono, con lo scopo di trasferirsi di nuovo in patria. Secondo le testimonianze raccolte, l'uomo stava cercando un appartamento in affitto. Ma l'eventualità di un rientro è tutta da chiarire. Per questo la polizia spagnola ha interrogato la moglie, che si trova ancora in Spagna. E si cercano altri riscontri per capirne di più. Intanto aumentano gli interrogativi. Per esempio, resta senza risposta il movente del tentato omicidio. Se, come ha ipotizzato la polizia cantonale, il pensionato aveva in mente di eliminare un testimone scomodo, perché poi avrebbe scelto anche di suicidarsi? Resta inoltre il mistero dell'arma del delitto: è stata trovata solo quella del suicidio e non quella del tentato omicidio. Non si trascura quindi la pista della presenza di un complice, magari l'attuale «carceriere» di Ylenia. Intanto Appenzell, cinquemila abitanti divisi tra turismo, artigianato e pastorizia, è sotto choc. Paesaggio da cartolina, affollato di escursionisti e di mountain bike, ha un'unica strada che dai monti porta al centro del paese: un chilometro e mezzo di asfalto, tra prati e villette, lungo un torrente che lo spacca metà. Martedì l'ha percorsa anche Ylenia, T-shirt viola, pantaloncini bianchi e arancioni, sandaletti rosa, per andare in piscina. Una corsa di 10 minuti sul monopattino. Urs l'aspettava all'uscita, assicurano gli investigatori, pronto a rapirla con il suo furgone, un Renault. Le ricerche sono state estese, oltre che al fiume Thur (canton Turgovia), di cui il Sitter è affluente, anche nel resto della Svizzera e in tutta Europa. Finora però tutti gli sforzi sono stati vani. La polizia è pessimista.